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Una breve storia di emigrazione molfettese


Una breve storia di emigrazione molfettese MOLFETTA 02/10/2017

Di sorpresa in sorpresa, settembre, a Molfetta se ne va. E non fai un passo a piedi in città che non trovi una novità che ti coinvolge nell’anima, ti trasferisce in un mondo tanto lontano, Miami in Florida, per esempio. Una voce di tenore affermato, Michele Tota, che ti coinvolge in una atmosfera affettuosa di cui non ti rendi subito conto, ti avvicina e ti parla come da sempre ti conosca, insieme con un'altro amico molfettese anche lui residente a Miami Domenico Capurso (di lui parleremo nei prossimi giorni)

“Ancora" una breve storia di emigrazione molfettese.

E' venuto a trovarci un "amico", un artista, un cantante, con l'energia di un ventenne per l'allegria che ci ha trasmesso e ha condiviso nel poco tempo trascorso insieme.

Michele Tota, Micheal come lo chiamano in America, tanta gavetta e studio, ma molto di più la passione ci parla delle sue affermazioni artistiche musicali dopo aver ricordato il suo strillare per vendere frutta e verdura a piazza Paradiso a Molfetta. Un attento osservatore notò quella voce, e fiutò la dote del giovanissimo Micheal, e presentò al padre la possibilità di fargli frequentare la scuola di canto a Bari.

"Necessitano due braccia e uno strillone, se no si fa la fame in famiglia" rispose il padre all’interlocutore.

Micheal di nascosto, nonostante il divieto paterno, con la sua bici, per ben due volte alla settimana raggiungeva Bari, per la scuola di canto. Un mondo tutto nuovo ma semplice per le doti canore del ragazzo.

In quegli anni, l’unica porta per la fame era l’emigrazione e Michele Tota emigra con la famiglia negli States, ad Hoboken. La famiglia tenta una sistemazione in Canada e alla fine si trasferisce in Florida.

Tanti sacrifici, ma oltre il suo lavoro, realizzano un sogno, Miche diventa Tenore di successo, cantando nei migliori teatri americani, conoscerà anche il nostro maestro Luciano Pavarotti, riceverà diversi riconoscimenti, riuscirà a ritornare in Italia e cantare anche a Sorrento, Roma, e su è giù per lo stivale.

Nel 2009 canta all'Hoboken Italian Festival, la festa gemella della Madonna dei Martiri, dove gli applausi non mancano, per un molfettese doc.

Micheal Tota, con i suoi 80 anni, ha girato il mondo, orgoglioso delle sue radici di Molfetta, mai dimenticata. "Nella conversazione amichevole nel mio ufficio parrocchiale, (a parlarci è Mons. Giuseppe de Candia) ha domandato di tutto, Si è fatta una risata al mio nominare chèmmisa longhe, Petrine ca prettève le fiure e Spiridione. Meravigliato ancora di più che io conoscessi tutti questi personaggi “storici” della nostra infanzia.

Caro Michele io sono Molfettese come te. Tu hai conservato i ricordi della nostra Molfetta, io li ho vissuti.

Quando tu hai preso, certamente contro voglia, la via dell’estero e hai mangiato il pane vero, io ho mangiato il pane giallo fatto di legumi avuto dalla tessera.

Devo dire grazie, con cuore sincero, a tutti voi emigrati che avete costruito Molfetta nel dopo guerra con le vostre rimesse economiche.

Ora dove tu facevi lo strillone, Michele, a Piazza Paradiso strapieno di baracche, dove si vendeva ciò che Molfetta mangiava, non c’è più, La piazza ha intorno gli alberi d’olivo che raramente vengono coltivati. Rimane come radice abbarbicata alle pietre quello che tieni nel cuore, Michele mio dolce tenore, tu emigrato che fai migliaia di chilometri per rivedere la madrecittà, per respirare la "bavette" a san Demineche ca esse la sera e defrèsche l’èneme”come dice il poeta Bufi molfettese.


Michele Tota, tenore, tra alcuni giorni ritorna a Miami, con un desiderio: poter esibirsi almeno una volta nella sua città natia, Molfetta, magari durante la grande festa di settembre in onore della Madonna dei Martiri.

Peccato che te ne vai. Vorrei risentire un tuo strillone: “merènge signore a do lire, avveceneteve signore, mo honne stata accolte,...

Ti abbraccio Michele e ti saluto amico con una stretta al cuore. Grazie Michele mi lasci una foto con dedica, la esporrò ai tanti amici che lasci a Molfetta con la speranza di rivederci.

Don Giuseppe

Noi dell'Associazione Oll Muvi, quelli di I Love Molfetta, lo prendiamo come impegno, siamo sicuri che non mancheranno le giuste attenzioni da parte di chi ci segue per riuscire a regalare questa possibilità a chi ama davvero Molfetta, agli emigranti che sono il nostro grande "tesoro".
 


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