
Molfetta, 11/06/2017
Qualche giorno fa è ripartito, tappa a Roma e poi direzione Australia, Jon Strachan, vicesindaco di Fremantle che, con sua moglie Chathy Hall, si è fermato a Molfetta per una settimana.
La città di Molfetta è gemellata con Fremantle dal 1984 e la visita di Jon Strachan puntava proprio a consolidare i rapporti tra le due città e porre le basi per future collaborazioni di carattere istituzionale.
La sua visita era stata preannunciata, nelle scorse settimane, ai piani alti del Comune. Sta di fatto che nessuno ha potuto riceverlo.
Poco male. Strachan e signora sono stati accolti dall'Associazione Molfettesi nel Mondo. Con Angela Amato, presidente dell'associazione, e Franco Pansini vicepresidente dell'associazione, il vicesindaco di Fremantle ha visitato i luoghi più rappresentati della città ed ha fatto tappa all'Istituto "Monsignor Bello" per porre le basi per future collaborazioni tra l'Istituto molfettese e gli studenti di Fremantle.
Non solo. Jon Strachan e sua moglie Chaty, accompagnati da Roberto Pansini, presidente dell'associazione Oll Muvi, quelli di I Love Molfetta, e monsignor Giuseppe de Candia, senza alcun preavviso, sono stati accolti dal Vescovo della Diocesi, S.E. Rev. Domenico Cornacchia che ha aperto le porte del Seminario all' ospite venuto dall'altra parte del mondo.
Hanno visitato poi il meraviglioso Museo Diocesano di Molfetta, hanno voluto fotografare alcune delle vie dedicate agli emigranti, Via Molfettesi d'Australia e via Fremantle ( sul segnale, a Molfetta, c'è un errore causato dalla presenza di una vocale "e" inesatta ).
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Prima di partire Jon Strachan ha manifestato l'intenzione di voler intitolare una via a Molfetta nella città di Fremantle.
A Roma non è mancata la presenza e il legame con Molfetta, perchè grazie ai contatti di Roberto Pansini, la guida turistica con informazioni e spiegazioni di monumenti, chiese e quant'altro, in lingua inglese sono state fatte da una molfettese che vive a Roma da anni, per l'occasione ha anche indossato una t-shirt I Love Molfetta, un grazie di "cuore" a Daniela per la disponibilità e per la preziosa collaborazione.
Molfetta è sempre più vicina ai suoi emigrati, noi ci crediamo!
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