Molfetta, 02/11/2025
Nel primo lungo weekend autunnale, la Puglia si conferma meta privilegiata per il turismo enogastronomico. Dai borghi dell’entroterra alle località più turistiche, è un vero e proprio boom di sagre e mercati contadini.
Tradizione, gusto e ritorno alle origini. Dalle caldarroste alle zucche, dai funghi cardoncelli al tartufo, il cibo è protagonista assoluto. Le sagre offrono occasioni conviviali dove si può curiosare tra le bancarelle, assaggiare specialità locali e acquistare prodotti tipici direttamente dai produttori. Un gesto che non solo sostiene l’economia locale, ma permette di entrare in contatto con la storia e la cultura racchiuse in ogni alimento.
Un patrimonio da gustare. Tra le eccellenze pugliesi spiccano le olive nolche del nord barese (Molfetta, Terlizzi, Bisceglie), le lenticchie di Altamura, i lampascioni, la Cipolla di Zapponeta e molte altre prelibatezze. Le campagne e gli agriturismi, ricchi di fascino, custodiscono le antiche tradizioni rurali e valorizzano il patrimonio naturale, paesaggistico e artistico della regione.
Il turismo di ritorno. Molti pugliesi emigrati al nord o all’estero scelgono questo periodo per tornare a casa e trascorrere del tempo in famiglia, in attesa delle grandi tavolate natalizie. L’Associazione Oll Muvi, nota nel mondo con il brand “I Love Molfetta”, conferma la presenza crescente di questo “turismo delle radici”, che contribuisce alla destagionalizzazione dell’offerta turistica.
In Puglia, ogni sagra è un racconto, ogni piatto una memoria. E in questo ponte di Ognissanti, il gusto diventa il filo che riunisce famiglie, tradizioni e territori.
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