
Molfetta, 27/10/2025
Papa Leone XIV: “Sogno una Chiesa umile, custode della comunione”
In occasione della Messa per il Giubileo delle èquipe sinodali, celebrata nella Basilica di San Pietro, Domenica 26 Ottobre 2025, Papa Leone XIV ha lanciato un forte appello alla Chiesa universale: superare gli attriti e abbracciare la comunione. In un tempo segnato da tensioni tra unità e diversità, tradizione e novità, autorità e partecipazione, il Pontefice ha indicato la via dell’ascolto reciproco e del servizio come fondamento della vita ecclesiale.
Rifacendosi al Sinodo mondiale voluto da Papa Francesco, Leone XIV ha ribadito il rifiuto di ogni forma di potere clericale: “Non si deve fare leva sul proprio ruolo per esercitare il potere e occupare spazi”. Il suo sogno è quello di “una Chiesa umile, che non sta dritta trionfante ma si abbassa per lavare i piedi dell’umanità”. Un’immagine potente che richiama il gesto di Cristo e invita a una conversione profonda dello stile pastorale.
Nel cuore del suo messaggio, il Papa ha affermato: “Regola suprema, nella Chiesa, è l’amore. Nessuno è chiamato a comandare, tutti sono chiamati a servire; nessuno deve imporre le proprie idee, tutti dobbiamo reciprocamente ascoltarci; nessuno è escluso, tutti siamo chiamati a partecipare; nessuno possiede la verità tutta intera, tutti dobbiamo umilmente cercarla, e cercarla insieme.”
Parole che risuonano come un manifesto ecclesiale, capace di parlare a progressisti e conservatori, a culture e sensibilità diverse.
Papa Leone ha citato la preghiera di don Tonino Bello, invocando la Vergine affinchè aiuti le Chiese a superare le divisioni interne e a spegnere “i focolai delle fazioni”. Un appello accorato contro “il demone della discordia”, che minaccia la comunione e la convergenza su progetti comuni.
Papa Leone XIV cita nell' omelia don Tonino Bello (al minuto 36:47)
Durante l’Angelus, il Pontefice ha rinnovato l’invito alla preghiera per la pace, in particolare attraverso la recita comunitaria del Santo Rosario.
“Contemplando i misteri di Cristo insieme alla Vergine Maria facciamo nostra la sofferenza e la speranza dei bambini, delle madri, dei padri, degli anziani vittime della guerra.”
Da questa preghiera, ha sottolineato, nascono gesti concreti di carità evangelica e solidarietà. E ha concluso con un incoraggiamento: “Beati gli operatori di pace!”
Video reportage: Don Tonino in Venezuela 1988
Note sobrie, segnate in punta di penna sul pentagramma dei ricordi, perchè la melodia non vada perduta.
Ancora un'importante testimonianza, ancora una missione, Mons. Giuseppe de Candia ci omaggia di un prezioso documento, noi dell' associazione Oll Muvi, conosciuti nel mondo come I Love Molfetta, condividiamo con i nostri follower attraverso i canali social, è inserito sul nostro "canale youtube I Love Molfetta".
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